L’olandese non aveva particolari obiettivi e alla prima tappa mette il suo sigillo. Benissimo Pogacar mentre pesantemente staccati gli altri big
“Vengo qui negli Emirati senza alcun obiettivo personale; farò parte del treno di Jasper Philipsen.” Con queste parole Mathieu Van der Poel 🇳🇱 (Alpecin – Fenix) si era presentato nella conferenza stampa che precedeva la prima tappa dell’UAE Tour 🇦🇪 (2.UWT) che vede proprio il suo nome come primo vincitore in questa terza edizione della corsa araba.
Ventagli già ad inizio tappa con il gruppo che si sgretola in più tronconi; nella prima parte del plotone presente e attento il campione d’Olanda sempre nelle prime posizioni insieme all’INEOS Grenadiers e a Tadej Pogacar 🇸🇮 (UAE Team Emirates) sempre attento in queste fasi di corsa.
Il gruppo torna compatto a circa 140 km dall’arrivo in prossimità del primo sprint con abbuoni che vede il pimpante Joao Almeida 🇵🇹 (Deceuninck – Quick Step), guidato magistralmente dai sui compagni, passare per primo; questo è il momento di svolta della tappa perchè altri 25 atleti decidono di seguire l’azione del giovane portoghese.
Nomi importanti formano il gruppo di testa tra i quali il solito Van der Poel, Elia Viviani 🇮🇹 (Cofidis, Solutions Crédits), Pogacar, Fernando Gaviria 🇨🇴, il cmapione uscente Adam Yates 🇬🇧, Damiano Caruso 🇮🇹 (Bahrain – Victorious) e gli azzurri Fausto Masnada 🇮🇹 e Mattia Cattaneo 🇮🇹; il gruppo dopo l’iniziale rincorsa alza bandiera bianca e arriverà al traguardo con un ritardo di 8’29”.
Il finale vede gli attacchi degli uomini della Deceuninck che preparano la volata per Michael Mørkøv 🇩🇰 ben seguito da Viviani, ma ai 200 metri esce di potenza il campione del mondo di ciclocross che batte il connazionale David Dekker 🇳🇱 (Team Jumbo – Visma). Da segnalare una caduta nel finale per Caruso che fortunatamente non ha riportato serie conseguenze.